Cos'è
Nel senso di frammenti, parti, porzioni di immagini, ma anche nel senso di tolti, [as]tratti, decontestualizzati.
Geometrie urbane e prospettive inusuali di ambienti quotidiani: architetture, giochi di ombre, punti di fuga, spazi negativi, simmetrie, scale, tetti e muri diventano protagonisti degli scatti in composizioni essenziali basate sulla ricerca minuziosa di forme, linee, geometrie e blocchi di colore.
Un gioco di contrasti ed equilibri, che, partendo da un punto di vista insolito, vuole valorizzare molti dei dettagli che tendiamo solitamente a trascurare, a guardare gli elementi urbani con occhi nuovi e a cogliere particolari apparentemente insignificanti.
Le geometrie destrutturate e la scelta finale dell’inquadratura mirano a rendere lo scenario urbano al pari di una tela astratta, andando a capovolgere concettualmente quanto di meno astratto ci sia: gli edifici che popolano le nostre città.
La postproduzione è fortemente ridotta, in modo da rispettare il più possibile la realtà nel momento dello scatto: non c’è alcuna alterazione dei soggetti fotografati e la regolazione del colore è minima o a volte nulla.
Da lunedì 2 a domenica 22 settembre 2024, all’Agorà (via Monviso 7) la mostra fotografica di Marco Castoldi.
L’accesso è libero negli orari di apertura della biblioteca.